Un modo semplice (e magari familiare) per accedere ai suoni in ingresso è usare il nostro amico synth
specificando il synth :sound_in
:
synth :sound_in
Questo opererà proprio come qualunque altro synth tipo synth :dsaw
con l’eccezione che l’audio generato sarà letto direttamente dal primo ingresso della tua scheda audio di sistema. Sui computer portatili, questo è tipicamente il microfono integrato, ma se hai una scheda audio esterna, puoi collegare qualunque sorgente audio al primo ingresso.
Una cosa che potresti notare è che, proprio come synth :dsaw
il synth :sound_in
dura solo 1 beat in quanto ha un envelope standard. Se vuoi tenerlo aperto un po’ più a lungo, cambia le impostazioni ADSR envelope. Ad esempio, quanto segue terrà il synth aperto per 8 beat prima di chiudere la connessione:
synth :sound_in, sustain: 8
Naturalmente, come per qualunque altro synth normale, puoi aggiungere facilmente effetti tramite il blocco FX:
with_fx :reverb do
with_fx :distortion do
synth :sound_in, sustain: 8
end
end
Se hai collegato una chitarra al tuo primo ingresso, dovresti riuscire a sentirla con distorsione e riverbero fino a che il synth termina come atteso.
Sei libero di usare il synth :sound_in
quante volte vuoi contemporaneamente (proprio come faresti con qualunque altro synth). Ad esempio, quanto segue suonerà due synth :sound_in
simultaneamente - uno con distorsione e uno con riverbero:
with_fx :distortion do
synth :sound_in, sustain: 8
end
with_fx :reverb do
synth :sound_in, sustain: 8
end
Puoi selezionare quale ingresso audio far suonare attraverso l’opzione input:
. Puoi anche specificare un ingresso stereo (2 ingressi paralleli) usando il synth :sound_in_stereo
. Per esempio, se hai una scheda audio con almeno 3 ingressi, puoi trattare i primi 2 come un flusso stereo e aggiungere distorsione, e il terzo come un flusso mono con riverbero aggiunto con il seguente codice:
with_fx :distortion do
synth :sound_in_stereo, sustain: 8, input: 1
end
with_fx :reverb do
synth :sound_in, sustain: 8, input: 3
end
Anche se è una tecnica molto utile, ci sono un paio di limitazioni a questo approccio. Innanzitutto funziona solo per una specifica durata (in seguito al fatto che ha un envelopre ADSR) e secondariamente non c’è modo di cambiare l’effetto una volta che il synth è stato aperto. Entrambe queste cose sono tipicamente richieste quando si lavora con sorgenti audio esterne come microfoni, chitarre e sintetizzatori esterni. Daremo tuttavia un’occhiata alle soluzioni di Sonic Pi a questo problema di manipolazione di un (potenzialmente) infinito flusso di ingresso audio live_audio
.